Storico delle religioni, indianista e linguista tedesco. Figlio del poeta
Wilhelm, si laureò all'università di Lipsia dove studiò
Sanscrito con H. Brockhaus; si perfezionò in Linguistica indoeuropea
comparata a Berlino e successivamente a Parigi (1845): qui approfondì lo
studio del sanscrito e dell'avestico con E. Burnouf. Dopo essersi trasferito in
Inghilterra, curò l'edizione dei Rgveda e fu nominato professore
straordinario a Oxford (1850), dove insegnò prima Lingue moderne e poi,
dopo che venne istituita appositamente per lui la cattedra, Filologia comparata
(1868-75). In campo indianistico, oltre ad aver curato la prima edizione critica
dei Rgveda con il commentario di Sayana, si occupò della traduzione
dell'
Hitopadesa di Narayana, del
Meghaduta di Kalidasa, di alcuni
inni vedici, Upanisad e testi buddhisti. Grazie alla collaborazione dei maggiori
orientalisti del tempo inaugurò e diresse la collezione dei
Sacred
Books of the East (1875-94). Come studioso di mitologia comparata
elaborò la concezione dell'esegesi naturalistica dei miti, la cui origine
è da ricercarsi in processi linguistici. Le figure del mito nascono dalla
capacità personificatrice del pensiero che, spontaneamente, trasforma in
altrettante persone, con caratteri e vicende proprie, gli oggetti qualificativi
con i quali le cose sono state da principio determinate. Si attua cioè
una personificazione delle impressioni tratte dai fenomeni della natura.
Successivamente, gli attributi verbali di questi fenomeni perdono il loro
significato originario e vengono concepiti come nomi di divinità. Secondo
M., quindi, "il mito è una malattia del linguaggio" e da questa
mitologia di origine naturalistica si sviluppa in seguito la religione: dapprima
politeistica, poi monoteistica. Numerosi furono i saggi che
M.
dedicò a questo argomento, tra i quali si ricordano:
Introduzione alla
scienza comparata delle religioni (1874),
Contributi alla scienza della
mitologia (1867). Infine come linguista si limitò a divulgare le
teorie di W. Schleicher: ne è un esempio il trattato
La scienza del
linguaggio (1861-63) (Dessau 1823 - Oxford 1900).